“Esprimiamo soddisfazione per l’assegnazione dei 3 bandi AIFA per la ricerca indipendente. Si tratta di un passo avanti molto importante per sostenere gli studi no profit in oncologia. Il potenziale della ricerca oncologica in Italia è significativo e le nostre sperimentazioni sono all’avanguardia, ma servono più finanziamenti pubblici. Vi sono, inoltre, forti criticità nella disponibilità di personale e di una solida infrastruttura digitale. Oggi, in Italia, solo il 15% degli studi è no profit. Questi elementi impongono un cambio di passo e l’impegno dell’Agenzia Italiana del Farmaco sta andando nella direzione giusta. I 3 bandi, infatti, riguardano studi di sequenza terapeutica, che possono ottimizzare l’efficacia delle opzioni terapeutiche disponibili nell’intero percorso di cura del paziente”. È il commento di Francesco Perrone, Presidente AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), alla pubblicazione dei vincitori dei 3 bandi AIFA sulla ricerca indipendente nel tumore del polmone non a piccole cellule (Dipartimento di Oncologia, Università di Torino), nel carcinoma renale (Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, Milano) e nell’epatocarcinoma (ASL Napoli 1 Centro, Napoli). Il finanziamento complessivamente previsto è pari a 7 milioni e 500mila euro (due milioni e cinquecentomila euro per ogni bando).
In un anno (2021-2022), nel nostro Paese, gli studi clinici non sponsorizzati dall’industria farmaceutica sono passati dal 22,6% al 15% del totale. “Una diminuzione di oltre il 7% solo in 12 mesi, segno di un impoverimento del sistema della ricerca no profit in Italia. Questo, per l’oncologia, rappresenta un problema molto rilevante – sottolinea Evaristo Maiello, Presidente della Federation of Italian Cooperative Oncology Groups (FICOG) -. È molto importante che siano promossi anche altri bandi AIFA per la ricerca indipendente che, se supportata, può realizzare la triplice missione di migliorare la pratica clinica, aumentare il livello di conoscenza sui nuovi farmaci e fungere da supporto alle politiche di rimborsabilità”.