Promosso da FOCE insieme al Ministero dello Sport e al CONI, questo progetto vuole far comprendere l’importanza dell’attività fisica e rendere lo sport uno degli elementi principali della quotidianità dei cittadini. Secondo FOCE, solo l’8% degli adolescenti svolge almeno un’ora di attività fisica al giorno. Dopo la pandemia, il sovrappeso interessa il 18,2% e l’obesità il 4,4% dei ragazzi di 11, 13 e 15 anni. Dati allarmanti, che devono porre la prevenzione in cima alla lista delle priorità.
Il periodo post-pandemia fotografa un netto peggioramento degli stili di vita degli under 18 in Italia. Solo l’8,2% degli adolescenti svolge almeno un’ora al giorno di attività fisica (moderata-intensa) come raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il 18,2% è in sovrappeso e il 4,4% obeso. Anche l’abuso di alcol aumenta in particolare tra le ragazze di 15 anni: coloro che dichiarano di essersi ubriacate almeno due volte nella vita sono il 21% (nel 2018 erano il 16%). Con l’avanzare dell’età, gli stili di vita scorretti tendono a peggiorare: quasi il 30% degli adulti è completamente sedentario e il 24% fuma. Ad avere problemi con la bilancia sono il 27% dei 18-24enni, il 54% degli over 50, per arrivare al 59% fra i 65-74enni.
Per arginare questi dati allarmanti nasce ‘Allenatore Alleato di Salute’: un progetto ideato da FOCE (Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi) insieme al Ministero dello Sport e al CONI per promuovere stili di vita sani. In primis, è rivolto agli adolescenti, ma è strutturato per raggiungere tutti i cittadini, inclusi gli over 65. L’iniziativa è la prima al mondo per sensibilizzare i coach a educare gli adolescenti sul tema della salute.
Lo scorso settembre, la Camera ha approvato la modifica costituzionale all’art. 33, che riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme. “A noi spetta il compito di contribuire, nei rispettivi ruoli anche di carattere sportivo, alla trasformazione del valore riconosciuto in un diritto acquisito, allo sport per tutti e di tutti. – dichiara Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani – Sarà fondamentale considerare l’attività motoria, sportiva una ‘difesa immunitaria’ nella sua dimensione individuale, a beneficio della salute fisica”.
La nuova edizione di ‘Allenatore Alleato di Salute’ si colloca in questo contesto ed è una grande campagna nazionale per far comprendere a tutta la popolazione l’importanza dell’attività fisica e rendere lo sport uno degli elementi che accompagnano la quotidianità dei cittadini. Tutto questo accanto allo stimolo forte a seguire una dieta sana, a dire no al fumo e all’abuso di alcol. Il complesso di queste azioni può avere un impatto importantissimo sull’incidenza di gravi patologie, come i tumori e le malattie cardiovascolari.
“Il mondo dello sport deve dare il buon esempio a tutta la società – afferma Giovanni Malagò, Presidente CONI -. Lo sport esercita effetti preventivi e terapeutici e può essere paragonato a un farmaco che, opportunamente somministrato, previene patologie come i tumori e le malattie cardiovascolari e ne impedisce lo sviluppo, garantendo considerevoli vantaggi sia ai cittadini che al sistema sanitario. Per contrastare gli stili di vita scorretti serve una vera e propria rivoluzione culturale, che deve interessare non solo gli adolescenti ma anche gli adulti e gli anziani”.
Oltre a quello fisico, la pandemia ha avuto un impatto negativo anche sul benessere psichico dei giovani. Circa il 30% degli adolescenti soffre di disagio psicologico, che si manifesta sottoforma di depressione e ansia. L’attività sportiva contribuisce a ridurre i disturbi dell’umore e a migliorare l’autostima. I comportamenti scorretti iniziano nella maggioranza dei casi da giovanissimi e l’allenatore sportivo può svolgere un ruolo importantissimo nell’influenzare i comportamenti dei ragazzi.
UNO STILE DI VITA SANO RIDUCE IL RISCHIO DI TUMORE
Il cancro è la più curabile e prevenibile delle patologie croniche: il 40% dei tumori, pari a oltre 156mila casi ogni anno in Italia, è evitabile grazie a stili di vita sani. Il fumo, per esempio, è il fattore di rischio con maggiore impatto, a cui sono riconducibili almeno 43.000 decessi annui per cancro nel nostro Paese. Anche l’eccessiva sedentarietà appesantisce il cuore ed è dimostrato che trascorrere troppo tempo seduti da piccoli può raddoppiare il rischio di infarto o ictus da adulti.
‘Allenatore Alleato di Salute’ è un progetto estremamente innovativo. Partito in Italia, è diventato un esempio virtuoso anche per gli altri Stati europei ed è stato fatto proprio dalla UEFA con il programma “Coaches for Health”.
“Attraverso il rapporto fiduciario allenatore-atleta – evidenzia Gabriele Gravina, Presidente Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) – l’insegnamento dei corretti stili di vita arriva diretto ai giovani, contribuendo a migliorare lo stato di salute della società civile nel suo complesso”.