Uno dei riferimenti centrali dell’attività di ricerca di Gabriella Pravettoni è l’Empowerment, che in medicina costituisce uno strumento e al tempo stesso un fine della promozione della salute. Un processo il cui obiettivo è quello di potenziare le risorse personali psico-sociali del paziente nella gestione della malattia e del proprio percorso di cura, agendo su più livelli: il paziente, la famiglia, il medico, la società.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato più volte che la promozione dell’empowerment del paziente è un pre-requisito per la salute, mentre l’attuale Programma di azione comunitaria in materia di salute pubblica dichiara che la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali rappresenta uno dei valori fondamentali su cui si basa la strategia comunitaria.
Anche il Piano Sanitario Nazionale Italiano ha introdotto il termine empowerment nei recenti documenti mirati alla pianificazione delle nuove strategie sanitarie.
Se sull’efficacia dell’empowerment la letteratura scientifica, e la clinica, è unanime, prerequisito fondamentale perché possa funzionare, diventando una risorsa positiva nel percorso di cura di qualsiasi paziente e di qualsiasi malattia è l’adeguatezza del contesto in cui tale processo deve trovare il suo naturale sviluppo, ovvero la relazione tra medico e paziente.