“In oncologia le attività di prevenzione vanno programmate rispetto a quanto è previsto nei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Sono convinto che occorra fare molto di più per favorire la prevenzione primaria, per evitare per quanto possibile l’insorgere della malattia, la prevenzione secondaria per la diagnosi precoce di una malattia già in corso, e la prevenzione terziaria per ridurre la probabilità di recidive. Vale per tutti i tumori, non solo per il cancro al seno”. E’ quanto dichirato da Francesco Perrone, presidente nazionale di AIOM (Associazione italiana oncologia medica) dopo il parere negativo del Mef al Fondo prevenzione per il cancro al seno.
“Non entro nel merito dell’emendamento in questione – tiene a precisare Perrone – dico solo che le strategie di prevenzione per tutte le tipologie di tumore, adozione di stili di vita salutari, gestione dei fattori di rischio modificabili, programmi di screening preventivi, terapie adiuvanti e diagnosi precoce delle recidive, prevedono maggiori investimenti e più attenzione anche da parte della politica e delle istituzioni e maggiore capacità di parlare ai cittadini. AIOM lo sta facendo anche affiancandosi come partner scientifico al tour mondiale della nave della Marina militare Amerigo Vespucci”.