Nel mondo della medicina e dell’oncologia, le informazioni genetiche stanno diventando sempre più accessibili, offrendo una finestra unica sulla nostra salute futura.
Ma cosa succede quando si apre questa finestra? Come affrontiamo le notizie che possono avere un impatto sul corso delle nostre vite e dei nostri familiari?
La mutazione genetica in ambito oncologico, da un punto di vista psicologico, ha un impatto significativo sulla vita non solo dei pazienti ma anche dei loro familiari. Quando si riceve un’informazione di rischio genetico le conseguenze psicologiche sono complesse e variegate. L’ansia è una risposta comune, poiché la mutazione genetica può essere associata a un rischio elevato di cancro, che talvolta può essere erroneamente percepito dal portatore di mutazione come una certezza di malattia. Così l’incertezza, la paura del futuro, delle procedure mediche e della malattia stessa possono diventare dominanti. Alcune persone possono poi sperimentare sentimenti di colpa, anche se non hanno alcun controllo sulla presenza della mutazione genetica. La colpa può riguardare la preoccupazione di trasmettere la mutazione ai figli o il senso di responsabilità per la propria salute. La mutazione genetica può sollevare inoltre questioni importanti riguardo alle scelte per la propria salute e alle scelte riproduttive. Le persone possono trovarsi a riflettere sulla possibilità di avere figli biologici, sulle opzioni di screening genetico prenatali o sulla considerazione di alternative come l’adozione, impattando sulla vita relazionale e sulla propria progettualità futura. Considerando poi che l’informazione di rischio genetico è un’informazione che colpisce non solo l’individuo che ne è portatore, ma coinvolge un sistema più allargato che è il sistema famiglia, la condivisione delle informazioni con altri membri della famiglia può rappresentare un passo delicato.
La consulenza genetica e il supporto psicologico possono giocare un ruolo fondamentale nell’aiutare le persone a gestire le loro emozioni, prendere decisioni informate e ad integrare questa informazione nella propria vita e in quella dei propri familiari. Se sentite che questo diventa difficile, non esitate a contattare uno specialista per richiedere supporto e suggerimenti su come gestire il problema.