22 marzo 2024 – “Anch’io sono una sopravvissuta al cancro al seno, quindi questo argomento mi tocca profondamente”. E’ quanto ha affermato ieri dalla Commissaria europea alla Salute Stella Kyriakides, intervenendo ad un convegno al Ministero della Salute, dove ha rimarcato come siano ancora troppe le disparità nell’accesso alle cure: “L’accesso alle cure contro il cancro non può dipendere dal Paese in cui si nasce o dal livello di istruzione, questo oggi in Europa è inaccettabile”.
A livello europeo, ha spiegato Kyriakides, “siamo impegnati a fare passi avanti nella prevenzione, nel trattamento e nella cura del cancro. Il piano europeo di lotta contro il cancro sta entrando nel suo quarto anno e con le raccomandazioni sullo screening del cancro l’obiettivo è offrire lo screening del cancro al seno, al colon-retto e al collo dell’utero al 90% della popolazione eleggibile nell’Ue”. La buona notizia, ha proseguito, è che “la mortalità per cancro al seno sta diminuendo nella maggior parte dei paesi europei, compresa l’Italia. Infatti, i tassi di sopravvivenza delle pazienti affette da cancro al seno in Italia sono superiori alla media dell’Ue, e questo grazie ai progressi nella diagnosi precoce e nei trattamenti efficaci”. L’Italia, ha inoltre rilevato la commissaria europea, “sta ottenendo risultati piuttosto buoni per quanto riguarda lo screening del cancro, con una percentuale di donne sottoposte a screening per il cancro al seno superiore alla media dell’Ue. Ma ci sono alcune grandi disparità nella diffusione tra le regioni, e le donne con reddito e istruzione inferiori vengono sottoposte a screening meno frequentemente.