Le festività Natalizie sono generalmente percepite come un momento dell’anno di gioia, cene in famiglia e condivisione. Ma come possono vivere questo momento dell’anno le persone che hanno da poco ricevuto una diagnosi oncologica o hanno scoperto la malattia di un proprio caro?
Alcune persone possono vivere il Natale come un momento di svago e leggerezza, dove il calore della famiglia unita può lenire il dolore emotivo connesso alla malattia.
E’ però altresì possibile che le luci del Natale “accendano” emozioni negative. Le vacanze invernali possono essere infatti un periodo difficoltoso in cui ansia, solitudine, tristezza possono invadere la quotidianità. La gioia e lo stupore che caratterizzano le tavole imbandite e gli alberi adornati possono lasciare spazio alla tristezza e alla solitudine. Il peso emotivo della malattia, i cambiamenti fisici a seguito dei trattamenti, gli effetti collaterali delle terapie e le modifiche alimentari possono rappresentare elementi difficili da gestire in un momento tipicamente legato alla convivialità, portando sempre più alla chiusura e all’isolamento.
In queste situazioni, la possibilità di avere un confronto sui propri vissuti e paure con famigliari e amici può aiutare nella difficilegestione della malattia, organizzando al meglio i giorni di festività. Anche la figura dello psiconcologo può essere un importante aiuto per gestire le emozioni dolorose, supportando nell’elaborazione dei vissuti più difficili e accogliendo ed ascoltando i singoli bisogni e necessità.
Durosini Ilaria
Psiconcologa, Istituto Europeo di Oncologia, Università degli Studi di Milano
Paolo Guiddi
Psiconcologo, Istituto Europeo di Oncologia