Pavia, 22 maggio 2025 – “E’ importante favorire la diffusione di una cultura positiva dell’utilizzo dell’energia nucleare. Quello che CNAO fa da oltre vent’anni ne è una dimostrazione: il trattamento di particolari tipi di tumore con protoni, ioni carbonio e nel prossimo futuro altri ioni. CNAO è impegnato da tempo nel promuovere attività divulgative e di formazione per far comprendere quanto le particelle atomiche siano un’importante risorsa da utilizzare per scopi clinici ed è pronto a iniziare nuove collaborazioni all’interno del network internazionale promosso da IAEA”. E’ questo il messaggio lanciato ieri dal CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) durante un incontro con il dott. Rafael Mariano Grossi (Direttore Generale dell’IAEA-Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica). Per la prima volta il numero uno dell’Agenzia mondiale ha visitato la struttura sanitaria di Pavia, accompagnato dalla dott.ssa May Abdel-Wahab, Direttrice della Divisione Salute Umana del Dipartimento di Scienze ed Applicazioni Nucleari dell’AIEA e dal dott. Diego Candano, suo Senior Advisor e dal dott. Andrea Borio Di Tigliole, Programme Coordinator presso il Dipartimento di Nuclear Energy e grazie al supporto del Ministero degli Esteri e di Regione Lombardia.
“Siamo profondamente onorati di aver accolto il Dott. Grossi al CNAO e siamo sinceramente grati per il tempo e l’attenzione che ha dedicato alle nostre attività in corso e ai progetti futuri. Il CNAO è uno dei soli sei centri al mondo e l’unico in Italia che utilizza protoni, ioni carbonio e presto altri ioni come l’elio per trattare alcune forme tumorali che non rispondono alle terapie tradizionali o sono inoperabili – ha ricordato il prof. Gianluca Vago, Presidente del CNAO e Direttore del Dipartimento di Oncologia e Onco-Ematologia dell’Università degli Studi di Milano -. L’adroterapia offre potenzialità straordinarie, che richiedono ancora studio, approfondimento e lo sviluppo di competenze altamente specializzate. È importante far conoscere queste opportunità terapeutiche, unite alle altre opzioni sviluppate negli ultimi anni a beneficio della ricerca clinica e dei pazienti. CNAO si sta preparando a sperimentare anche una nuova metodica, la BNCT (Boron Neutron Capture Therapy), che potenzialmente consentirà il trattamento di forme tumorali particolarmente complesse con un approccio ancora più preciso e personalizzato.”
“E’ una grande piacere per me aver potuto visitare un centro di assoluta eccellenza come il CNAO – conclude Rafael Mariano Grossi, Direttore Generale dell’AIEA-Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica – un esempio concreto di come la tecnologia nucleare possa essere applicata con successo anche in ambito clinico, con un impatto positivo sulle nostre vite. E’ fondamentale investire nella formazione di nuovi specialisti capaci di gestire strumenti estremamente sofisticati e, al tempo stesso promuovere un accesso più equo alle cure innovative. Le tecnologie avanzate, infatti, devono essere sempre più messe disposizione di pazienti e cittadini, ovunque nel mondo”.
“Intorno all’adroterapia ruotano ben 20 diverse figure professionali dal medico radioterapista fino al tecnico addetto al funzionamento dell’acceleratore di particelle passando per il fisico medico e il bioingegnere – conclude Sandro Rossi, Direttore Generale Fondazione CNAO -. Il nostro centro è un’eccellenza del sistema sanitario sia lombardo che nazionale e può vantare un expertise rilevante a livello mondiale. Con IAEA abbiamo avviato da anni una proficua collaborazione e organizzato convegni, workshop, attività di alta formazione e altre attività di divulgazione sull’adroterapia e, più in generale, sull’utilizzo delle radiazioni in medicina. L’Agenzia internazionale è interessata non solo dall’aspetto terapeutico della tecnologia ma anche dal tema della gestione delle radiazioni e delle possibili problematiche ambientali. Auspichiamo quindi una collaborazione più strutturata con IAEA soprattutto in programmi di alta formazione rivolti a studenti e specializzandi nelle diverse discipline interessate all’adroterapia”.